Inizio un quaderno che servirebbe come diario da scrivere o un blocco di fogli veri per disegnare. Sono di grandezza normale o anche più piccoli. E’ solo importante che l’oggetto mi ispiri per qualche motivo, dalla copertina al tipo di carta. Poi le copertine sono tendenzialmente nere e i fogli bianco sporco.
Ne ho terminati una decina. Sono già stato il protagonista di un video che mi vede sfogliare questi quaderni per “leggere tutti i disegni”. L’idea del fotografo Riccardo Giordano è invece di fotografarmi mentre soprattutto li strappo i disegni. Viene a casa mia. Sono pronto.
Le mie mani: da questa fotografia scopro che la mia mano destra disegna con una penna a sfera mentre con la sinistra impugno tante altre penne e matite. Come ad avere la veloce possibilità di usare diversi segni e colori.
Tuttomondo: nel ’89 ero a Pisa e Kieth Haring realizzò un’opera semplice e pazzesca; qualche tempo fa ero al bar di fronte e sul mio quaderno mi sono divertito a copiarlo e a inventarlo. Ora penso che sia un peccato per Pisa. Un’opera poco valorizzata e mal frequentata (tranne ovviamente EF che ci abita vicino;-)
Tutto tatuato: un disegno che è piaciuto tanto, diviso in due paginette di un quadernino; credo di averlo fatto ad una bella mostra al MAO di Torino dedicata appunto all’arte del tatuaggio.
Kiki Smith: quando scopro un’artista interessante mi viene voglia di dedicargli qualche disegno. Lei è degli Stati Uniti ed è del ’54 come mio fratello; i suoi ultimi lavori raccontano il legame che esiste tra l’uomo e il mondo animale. Zampe di lupo in una fiaba spaventosa.
Dissolvenza tra: questo è l’effetto voluto da Riccardo Giordano per fermare e intravedere due pagine due disegni. Sebastiano Sofia, un artista più giovane che ha realizzato la copertina di Artribune e un ritratto di Mister No Good…(indovinate chi).
